Come diventare allenatori di pallavolo
01-05-2017 14:28 - Pallavolo
Riporto da una pubblicazione trovata su tiscli
Per il patentino da allenatore ci sono quattro step con corsi da seguire e un esame finale. I corsi da allievo, di primo e secondo grado sono gestiti a livello di comitati regionali. Su federvolley.it ci sono tutti gli indirizzi a cui rivolgersi e i relativi costi da sostenere, che possono variare da regione a regione.
Con il patentino da allievo è possibile allenare fino alla seconda divisione, anche se con qualche particolarità. Con quello di primo grado fino alla 1a divisione, con il corso per il secondo grado si può allenare nei campionati di serie D, C, B1 e B2. Per il conseguimento del patentino di terzo grado, l'unico che abilità per allenare squadre di serie A1 e A2, il corso è gestito direttamente dalla Federazione. Di solito viene organizzato un collegiale nel mese di giugno a Roma con corso ed esame insieme. Tra l'acquisizione di un patentino e l'altro deve trascorrere un anno: l'intero percorso formativo dura così almeno sette anni.
L'attività comincia con le formazioni giovanili che per le donne partono dall'Under 12 e per gli uomini dall'Under 13. L'Under 19 è l'ultimo torneo giovanile. I campionati di serie vanno dalla terza alla prima categoria e sono organizzati a livello provinciale. Le serie D e C sono campionati regionali, mentre B2, B1, A2 e A1 sono tornei nazionali gestiti dalla Federazione Nazionale. Le qualità richieste all'allenatore sono quelle affinate durante i corsi di formazione: conoscenze tattiche, tecniche, capacità di gestione del gruppo, predisposizione al lavoro di gruppo e anche al comando.
Per il patentino da allenatore ci sono quattro step con corsi da seguire e un esame finale. I corsi da allievo, di primo e secondo grado sono gestiti a livello di comitati regionali. Su federvolley.it ci sono tutti gli indirizzi a cui rivolgersi e i relativi costi da sostenere, che possono variare da regione a regione.
Con il patentino da allievo è possibile allenare fino alla seconda divisione, anche se con qualche particolarità. Con quello di primo grado fino alla 1a divisione, con il corso per il secondo grado si può allenare nei campionati di serie D, C, B1 e B2. Per il conseguimento del patentino di terzo grado, l'unico che abilità per allenare squadre di serie A1 e A2, il corso è gestito direttamente dalla Federazione. Di solito viene organizzato un collegiale nel mese di giugno a Roma con corso ed esame insieme. Tra l'acquisizione di un patentino e l'altro deve trascorrere un anno: l'intero percorso formativo dura così almeno sette anni.
L'attività comincia con le formazioni giovanili che per le donne partono dall'Under 12 e per gli uomini dall'Under 13. L'Under 19 è l'ultimo torneo giovanile. I campionati di serie vanno dalla terza alla prima categoria e sono organizzati a livello provinciale. Le serie D e C sono campionati regionali, mentre B2, B1, A2 e A1 sono tornei nazionali gestiti dalla Federazione Nazionale. Le qualità richieste all'allenatore sono quelle affinate durante i corsi di formazione: conoscenze tattiche, tecniche, capacità di gestione del gruppo, predisposizione al lavoro di gruppo e anche al comando.
Nel caso degli allenatori di pallavolo non esiste un tabellario che garantisca un minimo salariale. Ci sono però delle retribuzioni medie orientative piuttosto diffuse, a seconda delle categorie.
Per gestire un gruppo giovanile per una stagione, che comporta un impegno di circa 2-3 volte alla settimana più la partitella nel weekend, il compenso si aggira sui 200-250 euro al mese.
Un allenatore di una squadra regionale, cioè dei campionati di serie C o D, può arrivare ad un massimo di circa 600/700 euro al mese. Per i campionati nazionali, A1, A2, B1 e B2, ci sono invece enormi differenze tra maschile e femminile e lo stesso tra i grandi club e le altre squadre.
Un Consiglio: non fare l'allenatore per i soldi! Ci sono molte attività migliori per questo.
Per allenare serve passione, se non c'è è tempo perso.
E la soddisfazione principale non e' economica.
Per allenare serve passione, se non c'è è tempo perso.
E la soddisfazione principale non e' economica.